Piccoli crimini coniugali

26 aprile-6 maggio
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI
di Eric-Emmanuel Schmitt
con Alessandra Mortelliti e Massimo Roberto Beato
regia Jacopo Bezzi
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Tratto da un libro (poi pièce teatrale) di Eric-Emmanuel Schmitt, Piccoli crimini coniugali appartiene a un genere teatrale preciso, ma dalle definizioni variabili. I francesi lo chiamerebbero un “huis clos”, un a porte chiuse dove si celebra un processo privato; e potrebbero usare anche l’espressione “jeu de massacre”, per come i personaggi si massacrano l’un l’altro usando quali armi le parole.

Gradualmente, i due demoliscono l’apparato di menzogne e convenzioni quotidiane, mentre si rinfacciano delusioni e frustrazioni, rinunce e promesse mancate, con incursioni nella nostalgia del tempo in cui s’incontrarono e s’innamorarono.

La tesi soggiacente è che ci si sposa sempre “contro” qualcuno; e non è nuova: all’aggressività sessuale, gioiosa e reciproca, dei primi tempi sottentra per gradi l’aggressività di parole e silenzi dell’età matura: quella sì contundente e crudele. Se certi dialoghi e l’ambiente risultano artificiosi, il pregio di Piccoli crimini è proprio l’artificiosità, che diventa cifra stilistica..