di Massimo Roberto Beato

dal 5 al 17 novembre
regia Elisa Rocca e Jacopo Bezzi
con Sofia Chiappini e Pavel Zelinskiy
musiche originali Giorgio Stefanori
Oltre il Muro è capace di sfidare l’eurocentrismo convenzionale, reinserendo nella riflessione collettiva la percezione più sana di comunità, di insieme, di famiglia. Oltre il Muro combatte il pregiudizio attraverso la memoria e attraverso l’esposizione visiva tragica, struggente e dolorosa, a tratti quasi cinematografica, del reietto sociale; e riesce, infine, a lasciare in silenzio la platea che, finalmente, ritorna a pensare e a ricordare.
Delia Amendola, Artwave
ORARI DEGLI SPETTACOLI
SERALE –martedì, giovedì, venerdì e sabato – ore 21
POMERIDIANA – mercoledì e domenica – ore 18
BIGLIETTI
INTERO – 15 € | RIDOTTO – 12 €
MARTEDì, MERCOLEDì e GIOVEDì – 10 €
(TESSERA associativa semestrale – 3 €)
info biglietti e riduzioni
Anno 2089. Gli sconvolgimenti climatici hanno provocato una estinzione di massa che ha colpito la maggior parte delle popolazioni, soprattutto le più povere, causando carestie e morti. Le super potenze rimaste, per garantirsi la sopravvivenza, hanno costruito un maestoso muro al centro del vecchio continente europeo, creando un nuovo stato: Eutòpia.
Non tutti i migranti possono essere accolti. Per essere ammessi, legalmente, è necessario ottenere un coefficiente di accessibilità. Dunja (Sofia Chiappini), una ragazza serba e Aleksey (Pavel Zelinskiy), un uomo russo, si incontrano a pochi chilometri dal confine meridionale col muro e decidono, spinti dalla disperazione, di stringere un folle patto per tentare di essere ammessi come nucleo familiare, aumentando perciò il proprio coefficiente di accessibilità.
In realtà complesse come la Comunità Europea, segnate da fenomeni migratori di inedite proporzioni, il lavoro teatrale acquisisce nuove potenzialità (o forse ne recupera di antiche). In quest’ottica il teatro può costituire la lingua universale di «intercomprensione» tra i popoli, capace di abbattere muri e barriere ideologiche.